Criminale nazista. Fu il massimo responsabile dell'eccidio delle Fosse Ardeatine
(24 marzo 1944) commesso contro 335 ostaggi, per rappresaglia dopo l'attentato
partigiano di via Rasella, a Roma, dove morirono 32 soldati tedeschi.
K.
ordì anche la trappola che doveva portare Mafalda di Savoia alla morte in
campo di concentramento, organizzò il ricatto agli ebrei romani: o 50
chili d'oro, o 200 sarebbero stati deportati. Ottenuto l'oro, qualche giorno
dopo inviò nei campi di sterminio 1.024 ebrei romani. Processato nel
1948, venne condannato all'ergastolo. Passati 32 anni di prigionia nel carcere
militare di Gaeta, evase con l'aiuto della moglie dall'ospedale militare di
Roma, nel quale era da mesi ricoverato per cancro. Si spense poco dopo nel suo
Paese (Stoccarda 1907-1978).